“Devono essere protetti i medici che fanno l’impossibile, secondo scienza e coscienza, per salvare la vita delle persone”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine del convegno Responsabilità del medico e della struttura sanitaria organizzato nella sede del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Bari dall’associazione Centro Studi Pugliese di Diritto Sanitario.
Emiliano nel suo intervento ha spiegato che “è importante che gli avvocati conoscano bene le caratteristiche dell’attività sanitaria, ma dall’altra parte è anche importante che i medici conoscano le regole del diritto” auspicando che questi siano anche “protetti dal diritto”, senza essere spaventati da regole giuridiche spesso poco chiare o scarsamente attente alla singola fattispecie.
Il dialogo tra diritto e salute, in particolare oggi che le nuove tecnologie aprono orizzonti inaspettati, deve essere prolifico e bidirezionale, tutto allo scopo di evitare la medicina difensiva, “quella medicina – ha spiegato Emiliano – che rallenta la diagnosi, che richiede esami superflui che a volte fanno perdere tempo prezioso, perché si ha timore che un intervento coraggioso, ma sicuramente anche pieno di rischi, possa determinare un errore sanitario risarcibile, non solo dal punto di vista civile, ma che può addirittura diventare un reato vero e proprio”.
Questo non significa però proteggere i medici distratti, incompetenti o addirittura superficiali, causa della malasanità di certi contesti, ma al contrario rendere più sicura l’attività per chi presta le cure e per chi le riceve.
In foto il convegno tenutosi a Bari