Iervolino: “Il lavoro fatto in questi anni ha consentito di potenziare i servizi clinico-assistenziali”
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ha ricevuto oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per il quinto biennio consecutivo, il massimo riconoscimento come ospedale “a misura di donna” per il biennio 2022-2023.
Servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ed un’offerta assistenziale orientata trasversalmente a uomini e donne in ottica di genere, queste le caratteristiche del Policlinico Federico II per le quali ONDA ha attribuito tre “bollini rosa”.
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, si legge in una nota: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati; la tipologia e l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e dei servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
354 sono le strutture ospedaliere premiate quest’anno da ONDA sul territorio nazionale, 107 hanno ottenuto tre bollini rosa, 172 ne hanno conseguiti due e 75 un bollino.
“Il riconoscimento dei Bollini Rosa – spiega il direttore generale Anna Iervolino – ci conforta nel percorso che stiamo portando avanti, ci dice che andiamo nella direzione giusta. Un Policlinico come il nostro, del resto, non può che guardare con attenzione e interesse ad un approccio orientato alla salute di genere. Il lavoro fatto in questi anni ha consentito, nonostante il Covid, di incrementare e potenziare i servizi clinico-assistenziali rivolti alle esigenze delle pazienti.
Penso ad esempio all’area materno infantile e alla preservazione della fertilità nelle donne che affrontano un tumore.
Naturalmente, se siamo riusciti a raggiungere questi obiettivi è grazie all’impegno dei professionisti dell’Azienda. Un ringraziamento va naturalmente alla Fondazione Onda che non ha mai smesso di proporre alle strutture aderenti al network nuove e stimolanti iniziative”.