La tradizione attribuisce all’olivo la fama di albero immortale perché alla naturale longevità è associata la sua capacità di rigenerarsi a partire dalle radici raggiungendo così età plurimillenarie.
Sono celebri gli olivi dell’orto di Getsemani ricordati nella narrazione evangelica. L’olivo è un vero e proprio miracolo della natura, un albero “divino” in quanto, unico caso in natura, senza cure, pesticidi ecc. vive millenni e olivi centenari possono essere estirpati e trapiantati, con la certezza che attecchiranno sempre e ovunque. Dentro le sue linfe scorrono, dunque, sostanze attive uniche al mondo che lo proteggono e lo mantengono vitale nel tempo. Molecole che la scienza sta ancora studiando per offrirle al mondo.
Ora per l’Olio Evo è arrivato un importante riconoscimento dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo Usa che vigila sulla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici venduti sul mercato americano: per le proprietà di prevenire molte patologie, da quelle cardiovascolari al diabete, fino alla riduzione del rischio di malattie oncologiche ha rivisto la definizione da alimento salutare ad alimento medicinale.
Non è l’ennesima ricerca scientifica di qualche prestigiosa Università a far notizia ma questa revisione è basata sul riconoscimento di numerose e solide evidenze scientifiche, che riconoscono all’olio extravergine d’oliva un ruolo importantissimo nella prevenzione di malattie cardiovascolari e deficit cognitivi tipici dell’anziano, oltre che nel ridurre il rischio del diabete mellito di tipo 2 e nella riduzione del rischio di ammalarsi di cancro alla mammella grazie alle sue grandi proprietà anti-infiammatorie e nutrigenomiche. Per la verità la fama delle sue qualità terapeitiche era nota già nell’antichità: Omero chiama l’olio oro liquido e nell’Odissea la dea Atena ne regala un’ampolla a Ulisse perché acquisti vigore e bellezza. Per le qualità terapeutiche l’Olio vale oro anche per Ippocrate.
La moderna narrazione scientifica comincia ad essere più precisa e così uno studio famosissimo, pubblicato nel 2014 dal British MedicaI JournaI ne ha accertato la protezione su cuore e arterie.
Da allora sono numerosissimi i trial sull’argomento, che ne provano un beneficio sulla salute umana. Nel 2016 uno studio dell’Università del Massachussetts ha dimostrato che è in grado di moltiplicare, da quattro a cinque volte, la capacità del nostro corpo di assorbire i carotenoidi della frutta e verdura. In pratica l’olio extra vergine di oliva garantisce la massima bioaccessibilità di questi importanti nutrienti: l’emulsione con le goccioline conferisce maggiore capacità dell’intestino di assumere carotenoidi. I fenoli contenuti, inoltre, in fase di emulsione, sono in grado di proteggere i carotenoidi da una precoce ossidazione. Gli stessi polifenoli dell’olio extra vergine di oliva possiedono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e si concentrano nel lume intestinale, dove possono aiutare a prevenire le malattie del secondo cervello del corpo umano. I risultati suggeriscono anche un effetto protettivo a livello intestinale dei polifenoli dell’olio extra vergine di oliva, in grado di prevenire o limitare lo squilibrio ossidativo e l’insorgenza e la progressione dell’infiammazione intestinale cronica.
Anche uno studio pubblicato nel 2018 dall’Università di Cagliari ha dimostrato che i polifenoli contenuti nell’olio Evo proteggono l’apparato gastrointestinale dallo stress ossidativo ed infiammatorio riequilibrando gli effetti degli steroli e proteggendoci dai loro effetti dannosi.
Nel 2018 uno studio tanto singolare quanto interessante è stato presentato al Congresso dell’European Society of Cardiology (Esc), che si è svolto a Monaco di Baviera. Alcuni scienziati dell’Università di Atene hanno dimostrato come una dose settimanale di olio d’oliva sia molto efficace contro la disfunzione erettile addirittura in modo paragonabile ad alcuni farmaci molto conosciuti (Viagra e Cialis in primis). Dallo studio emerge che questo è l’alimento principe, la chiave per migliorare la circolazione, per aumentare il testosterone ematico e di conseguenza per contrastare la disfunzione erettile. La difficoltà di erezione è una delle “spie” più efficienti per capire se l’apparato cardiocircolatorio funziona a dovere. Così la ricercatrice Christina Chrysohoou conclude i lavori sostenendo che la dieta e l’esercizio fisico sono fondamentali per migliorare la capacità sessuale degli uomini e “se seguono una dieta mediterranea, in particolare consumando molto olio d’oliva possono ridurre il loro rischio di impotenza fino al 40%”.
L’oleuropeina è il principale polifenolo presente nell’olio Evo. La sua azione antidiabetica è supportata dai più recenti trial clinici e uno di questi ha mostrato che la somministrazione giornaliera di circa 50 mg del polifenolo per dodici settimane a un gruppo di soggetti di mezza età, sovrappeso e pertanto a rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2 ha ridotto la glicemia e migliorato sia la secrezione che la sensibilità all’insulina. La sua efficacia nel contrastare sia l’insorgenza del diabete di tipo 2 che alcune delle sue conseguenze può essere inquadrato in un effetto più vasto di protezione nei confronti della sindrome metabolica. Altri studi, inoltre, hanno dimostrato che nei topi l’oleuropeina attenua la steatosi epatica e riduce l’obesità indotte da una dieta ricca di grassi. L’effetto anti-obesità e di modulazione dell’omeostasi del glucosio era stato precedentemente riportato anche per altri polifenoli vegetali.
Un filo d’olio d’oliva sembra essere la ricetta più semplice per la salute e la felicità. Ma bisogna fare attenzione perché solo l’olio Evo mantiene intatta la ricchezza in vitamina E, polifenoli, acido oleico e acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6). L’olio più invecchia e più perde polifenoli e vitamine per questo bisognerebbe acquistare l’olio nuovo, magari facendo un salto in campagna, dai produttori, altrimenti per verificare al supermercato l’età di una bottiglia si può controllare la data di raccolta/frangitura o la data di scadenza, che di solito è di due anni successiva a quella dell’imbottigliamento.
L’amaro o il piccante non sono un difetto, al contrario indicano la presenza di polifenoli e delle altre molecole aromatiche.Il colore può variare dal verde vivace fino al giallo paglierino. La Ue ha regolamentato il panel test, la prove sensoriale per verificarne la genuinità.
L’olio va conservato in bottiglie di vetro o altri contenitori scuri, perfettamente sigillati, in un posto fresco e buio, per evitare la luce e il contatto con l’aria. Pena la perdita di polifenoli e vitamina E.
Nicola Giocondo è agronomo e divulgatore agricolo. Dopo la laurea in Scienze agrarie a Portici nel 1984, ha iniziato l’attività professionale con la ricerca applicata presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici che ha lasciato per iniziare la carriera di divulgatore agricolo presso la ConfColtivatori, poi Cia, della Campania e successivamente presso la Regione Campania dove è tuttora inquadrato come funzionario. È stato membro della Commissione Nazionale per il benessere Animale presso il Ministero della Salute e per conto del Ministero della Ricerca scientifica ha svolto attività di tutoraggio in progetti di ricerca riguardanti in particolare l’olio di oliva e il frumento. Ha svolto attività di consulenza presso importanti enti pubblici come le Ferrovie dello Stato. Per la Regione Campania si è occupato della definizione e delimitazione delle Aree Rurali di Pregio.