Il consigliere regionale dell’Umbria Donatella Porzi (Pd) ha annunciato un’interrogazione alla giunta sulla possibile chiusura del punto nascita dell’ospedale di Pantalla.
“La possibile chiusura del punto nascita operante presso l’Ospedale di Pantalla sarebbe un tradimento degli impegni assunti con la programmazione sanitaria degli ultimi anni e una decisione irricevibile, che vedrebbe la protesta dell’intera comunità della Media valle del Tevere con in testa tutti i sindaci del comprensorio”. Lo ha afferma la consigliera regionale umbra Donatella Porzi annunciando un’interrogazione sul tema.
Nell’atto ispettivo è stato chiesto “se è reale intenzione della giunta chiudere il punto nascita operante presso l’ospedale di Pantalla e se l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Luca Coletto è disponibile a profondere lo stesso impegno legislativo e di persuasione politica che adottò nella sua Regione Veneto nel difendere dalla chiusura i punti nascita di Pieve di Cadore, Venezia, Piove di Sacco, Adria, Trecenta, Asiago e S. Lorenzo di Valdagno in qualità di assessore alla Sanità della Regione Veneto”.
L’Ospedale di Pantalla, inaugurato nel 2011 nella provincia di Perugia, ha rappresentato, secondo Porzi, “una nuova fase della storia sanitaria di un intero comprensorio, che ha contribuito al processo di riorganizzazione e riqualificazione generale della rete ospedaliera regionale”. Una riorganizzazione necessaria soprattutto a seguito della chiusura degli ospedali di Todi e Marsciano. “L’ospedale di Pantalla – ha rimarcato la consigliera umbra – rappresenta per tale comunità la continuità al diritto alla salute e al diritto di accesso di tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito, a una sanità pubblica fondata su una seria programmazione e la continua innovazione, associate a un sano equilibrio della spesa”.
Alla luce delle peculiarità territoriali della regione, caratterizzata da realtà medio-piccole e prive di una grande area di aggregazione metropolitana, il punto nascita operante presso l’Ospedale di Pantalla rappresenta il riferimento per gli oltre sessantamila abitanti, della Media Valle del Tevere.
Una più capillare presenza sul territorio della strutture socio-sanitarie deputate all’erogazione delle prestazioni era stata prospettata nelle scorse settimane anche dalla presidente leghista della Regione Umbria, Donatella Tesei.
“Tutti i sindaci dei Comuni di Todi, Marsciano, Deruta, Massa Martana, Collazzone, San Venanzo, Montecastello di Vibio e Fratta Todina si sono schierati a difesa del mantenimento del punto nascita a Pantalla”, ha aggiunto Porzi.
La consigliera umbra ha rilanciato chiedendo oltre al mantenimento del punto nascita, anche l’attivazione del centro di sterilità e procreazione medicalmente assistita, e l’avvio di una struttura di ortogeriatria con quattordici posti letto, l’implementazione di chirurgia a ciclo breve multidisciplinare, l’aumento fino a quattro posti letto di lungodegenza, all’attivazione di un hospice nell’area sud del nosocomio per l’erogazione delle cure palliative.
“In particolare, il punto nascita dell’ospedale di Pantalla – ha affermato Porzi – rientra nei criteri individuati dal ‘Protocollo metodologico per la valutazione delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui e in condizioni orogeografiche difficili (art. 1 DM 11/11/2015)’, in particolare per i commi relativi a standard operativi tecnologici e di sicurezza, descrizione della prevista rete dei PN inclusi lo STAM/STEM, bacino di utenza attuale e potenziale, definizione del responsabile e analisi dei costi”.
“Mi auguro – ha concluso – non solo che la giunta regionale si pronunci in modo netto contro la chiusura del punto nascita di Pantalla ma che adotti al più presto tutti gli atti di programmazione utili al rilancio dell’intero nosocomio”.