Moderna, vaccino efficace al 100% su adolescenti con 2 dosi

A 93% dopo 1 dose. A giugno richiesta ad enti per autorizzazione

Il vaccino anti-Covid di Moderna ha dimostrato efficacia anche sugli adolescenti: non si sono osservati casi di Covid-19 dopo le due dosi di vaccino, coerente con un’efficacia del vaccino del 100%, ed è stata osservata un’efficacia del vaccino pari a 93% dopo la prima dose. Lo rivelano i dati annunciati oggi da Moderna relativi allo studio TeenCOVE sugli adolescenti.

“Siamo motivati dal fatto che l’mRNA sia stato altamente efficace nel prevenire Covid-19 negli adolescenti – ha detto Stéphane Bancel, ad di Moderna -. Invieremo questi risultati alla FDA e agli altri Enti Regolatori agli inizi di giugno, chiedendo l’autorizzazione”.

Moderna ha annunciato oggi che lo studio TeenCOVE del suo vaccino COVID-19 per gli adolescenti raggiunge l’obiettivo primario, e l’azienda prevede pertanto di presentare i dati alle Autorità Regolatorie all’inizio di giugno.
È stato raggiunto, spiega Moderna in una nota, l’obiettivo primario di immunogenicità non inferiore a quello del gruppo di confronto adulto dello studio di fase 3. Inoltre, “non si sono osservati casi di COVID-19 dopo le due dosi di vaccino”, “coerente con un’efficacia del vaccino del 100%”. Ed “utilizzando la definizione di caso del Center for Disease Control and Prevention (CDC) è stata osservata un’efficacia del vaccino pari a 93% dopo la prima dose. Nessun problema significativo di sicurezza è stato segnalato”.
L’azienda prevede di presentare i dati alle Agenzie Regolatorie a livello globale all’inizio di giugno. Lo studio TeenCOVE ha arruolato più di 3.700 partecipanti di età compresa tra 12 e 18 anni non compiuti negli Stati Uniti.
“Siamo motivati dal fatto che l’mRNA-1273 sia stato altamente efficace nel prevenire la COVID-19 negli adolescenti. È particolarmente emozionante vedere che il vaccino Moderna COVID-19 può prevenire l’infezione da Sars-Cov-2 – ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna -. Invieremo questi risultati alla FDA americana e agli altri Enti Regolatori mondiali agli inizi di giugno, chiedendo l’autorizzazione.