La firma del dottor Pierluigi Berti figura nell’indagine sul progressivo calo delle trasfusioni di sangue
C’è anche il dottor Pierluigi Berti, direttore della struttura complessa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, fra gli ideatori ed autori dello studio “A nationwide survey of clinical use of blood in Italy”, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Blood Transfusion”. Lo afferma l’Usl della Valle d’Aosta in una nota.
L’indagine mira a comprendere le ragioni che hanno portato negli ultimi anni, in Italia come in molti altri paesi sviluppati, ad un progressivo calo generale delle trasfusioni di sangue, in particolare di globuli rossi. La ricerca si è concretizzata attraverso un sondaggio diffuso a livello nazionale per determinare le caratteristiche principali dei pazienti trasfusi, e ottenere una rappresentazione oggettiva dell’utilizzo clinico del sangue.
I dati sono stati raccolti in un giorno indice attraverso un modulo di segnalazione online, registrando le informazioni sul numero e l’area geografica della struttura rispondente,sulle caratteristiche dei riceventi e le indicazioni cliniche per ciascuna unità di globuli rossi, piastrine e plasma trasfuso in un periodo di 24 ore. In totale sono state analizzate 6.309 unità di globuli rossi trasfusi a 3.850 riceventi, di cui il 66,7% per un’indicazione medica e il 32,4% per un’indicazione chirurgica. Ne è emerso che circa il 30% delle trasfusioni sono avvenute in Pronto Soccorso; la più comune indicazione medica è stata l’anemia acquisita non correlata al cancro. Lo studio contribuirà a delineare i futuri piani di “Patient Blood Management”, che dovrebbero essere focalizzati “maggiormente sull’anemia di tipo medico soprattutto nell’ambito del Pronto Soccorso”, conclude la nota.