Più di 370mila nuovi casi di cancro si sono registrati nel 2019. I dati sono contenuti all’interno del report per l’anno in corso, il nono, sui “Numeri del cancro in Italia” a cura dell’Aiom, Associazione italiana di Oncologia medica e dell’Airtum, l’associazione italiana dei registri dei tumori insieme a Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), Passi d’Argento e Siapec-Iap.
Dai numeri emerge che la neoplasia che più colpisce le donne è il tumore alla mammella. Purtroppo questa tipologia è la più incidente tra quelle diagnostiche nel nostro Paese. A seguire, tra le neoplasie più diffuse ci sono il cancro al colon-retto, alla prostata e al polmone. Quest’ultimo, il tumore al polmone, è la tipologia di cancro che ha fatto risultare un maggior tasso di mortalità. Seguono il tumore al colon-retto, alla mammella, quindi quelli al pancreas e al fegato.
Tra le diagnosi, come riporta lo studio, risultano in aumento le diagnosi di tumore al pancreas, melanomi e tumore della tiroide. Ciò è stato possibile anche grazie all’affinamento della diagnostica che consente oggi, ai medici, di poter individuare prima di ieri l’insorgere di queste neoplasie. Il cancro alla mammella rimane troppo diffuso specialmente nelle aree del centro-nord del Paese ma è stato grazie ai programmi di controllo e prevenzione periodica sulla popolazione che s’è riuscito a individuare nuovi casi. In calo, invece, le patologie tumorali che riguardano stomaco e fegato mentre, per quel che riguarda la popolazione maschile, diminuiscono i casi di tumore al polmone, prostata e colon retto.
Un altro dato importante è quello che riguarda la sopravvivenza al tumore a cinque anni dalla diagnosi. È questo un parametro fondamentale, in campo oncologico, per valutare l’efficacia delle cure a cui sono stati sottoposti i pazienti. Dai dati raccolti nella nona edizione dello studio sul cancro in Italia, emerge che la percentuale relativa è cresciuta. I dati riconducibili al lustro tra il 2005 e il 2009 raccontavano che, dopo cinque anni dalla diagnosi, il 51% degli uomini erano sopravvissuti a fronte del 60% delle donne. Oggi, invece, la situazione pare ancora migliorata. Per le donne, infatti, la percentuale è salita al 63% mentre per gli uomini adesso si attesta al 54%. I numeri sono importanti perché si riferiscono a 3,46 milioni di persone a cui era stata diagnosticata una neoplasia e che oggi sono sopravvissute. Si tratta di numeri in continua crescita, si afferma nella prefazione allo studio firmata da Stefania Gori (presidente Aiom), Massimo Rugge (presidente Airtum), Fabrizio Nicolis (presidente Fondazione Aiom), Maria Masocco (Responsabile Passi e Passi d’Argento de l’Istituto superiore della Sanità) e Mauro Truini (presidente Siapec-Iap), che lasciano ben sperare nel futuro anche perché il cancro, tra le patologie croniche, risulta quella più prevenibile e finanche, almeno potenzialmente, curabile.