L’annuncio dell’azienda americana sul New England Journal of Medicine
Johnson & Johnson, il vaccino anti Covid monodose di Janssen “ha dimostrato una risposta immunitaria duratura e ha generato risposte anticorpali neutralizzanti contro la variante Delta e altre varianti che destano preoccupazione”. Lo riferisce J&J, comunicando i risultati ad interim di un sottostudio di fase 1/2a pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ (Nejm).
“Si sono osservate risposte immunitarie anticorpali e delle cellule T per almeno 8 mesi dopo l’immunizzazione”, riporta il gruppo farmaceutico Usa. “E’ stata dimostrata – continua – un’attività anticorpale neutralizzante contro la variante Delta crescente nel tempo”. J&J aveva annunciato i risultati di questo sottostudio in una pre-pubblicazione il primo luglio scorso. “Le risposte immunitarie umorale (anticorpale) e cellulare (delle cellule T) generate dal vaccino – prosegue la nota diffusa da J&J – sono rimaste robuste e stabili per 8 mesi dopo l’immunizzazione, ultima osservazione riportata ad oggi nello studio, con un calo minimo. I dati hanno dimostrato che la risposta delle cellule T, comprese le cellule T CD8+ che riconoscono e distruggono le cellule infette, è persistente nell’arco degli 8 mesi esaminati”.
“Questi dati sottoposti a revisione tra pari forniscono indicazioni ulteriori e più approfondite sulle risposte immunitarie umorale e cellulare durature generate dal vaccino contro la variante Delta e altre varianti esistenti che destano preoccupazione”. E’ quanto dichiara Mathai Mammen, capo del Global Janssen Research & Development, J&J. “Lo studio – aggiunge – ha mostrato che gli anticorpi neutralizzanti specifici della variante sono aumentati nel corso degli 8 mesi esaminati dopo la vaccinazione, il che suggerisce la risposta di maturazione delle cellule B. Inoltre, la risposta delle cellule T è particolarmente robusta e stabile nel tempo, il che è anche potenzialmente importante per l’attività contro queste varianti”.
I dati pubblicati sul Nejm “ampliano e completano anche i risultati precedentemente pubblicati su ‘Nature’ – ricordano da J&J – che hanno dimostrato la capacità del vaccino di attivare più componenti del sistema immunitario nell’uomo, così come avevano dimostrato i dati preclinici pubblicati su Nature relativi all’efficacia contro l’infezione da Covid dovuta alla variante Beta nei primati non umani”. “Nel complesso – rimarca l’azienda Usa – queste analisi indicano che la potenziale efficacia dei vaccini contro il Covid, compresa la malattia causata dalle varianti, dovrebbe essere considerata in un contesto immunologico più ampio per quanto riguarda il ruolo degli anticorpi non neutralizzanti e delle cellule B e T”. “Ulteriori dati da una nuova analisi di campioni di sangue ottenuti da un sottoinsieme di partecipanti (8) allo studio Ensemble di fase 3 pubblicati su ‘bioRxiv’ – conclude la nota – hanno mostrato che il vaccino di J&J ha generato un’attività anticorpale neutralizzante contro la variante Delta a un livello superiore a quello recentemente osservato per la variante Beta in Sud Africa”.