Il vaccino ChAdOx1 sviluppato dallo Jenner Institute dell’Oxford University ha dimostrato di essere sicuro ed efficace.
Questo il bilancio del team dell’università inglese al 56esimo giorno di sperimentazione. Secondo i risultati preliminari dello studio pubblicato sulla rivista The Lancet, la risposta dei 1.077 adulti sani coinvolti nella sperimentazione dimostrerebbero la sicurezza e l’alta capacità di stimolazione del sistema immunitario del vaccino.
I dati sono riferiti alla fase 1-2 di sperimentazione e come hanno spiegato gli stessi autori dello studio, saranno necessari “ulteriori approfondimenti per confermare se il vaccino protegga effettivamente dal Covid-19”.
Il vaccino della Oxford University è sviluppato in collaborazione con l’azienda italiana IRBM di Pomezia, leader nel settore delle biotecnologie. Come già sottolineato in diverse interviste rilasciate dal presidente dell’IRBM, Piero Di Lorenzo, si dovrà aspettare settembre per avere le prime risposte attendibili in merito alla reale efficacia del vaccino per il Covid19.
La risposta europea
Tra i leader europei il premier inglese Boris Johnson su Twitter non ha nascosto l’orgoglio nei confronti dei risultati ottenuti dagli scienziati di Oxford definiti “i migliori al mondo”, una fiducia che il Regno Unito ha mostrato fin da subito ordinando 100 milioni di dosi del vaccino.Tuttavia il primo ministro, con pragmatismo british, ha anche sottolineato che saranno necessari ulteriori test e che i primi risultati non sono una garanzia d’efficacia.
Nono solo l’Inghilterra però, anche Italia, Germania, Francia e Olanda hanno firmato un accorso per distribuire in Europa 400 milioni di dosi del vaccino.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sostenitore della prima ora del vaccino, ha mostrato cautela e sottolineato il valore che questo risultato ha per l’industria e la ricerca italiana: il vettore virale del vaccino è fatto presso IRBM di Pomezia e verrà infialato ad Anagni. “Diamo forza alla ricerca”, è il messaggio principale diffuso attraverso i suoi canali social.
L’OMS frena sul vaccino
A tre mesi dalla pubblicazione della sequenza genetica del nuovo coronavirus sono già stati raggiunti risultati incoraggianti sul fronte vaccino. Una risposta così veloce da non avere precedenti, secondo Soumya Swaminathan, scienziato capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’OMS ha frenato sull’utilità immediata del vaccino contro la pandemia, volendo essere ottimisti sarà disponibile a metà del 2021, e avrà quindi un valore di protezione sulle ondate future di Covid19. Contro l’ondata attuale, Swaminathan, in linea con l’ente da lui rappresentato, ha insistito sull’importanza del contact tracing e sulla prevenzione dal contagio.