Da domani presso il Centro congressi della Federico II (via Partenope 36), si terrà la due giorni Opera, confronto tra esperti delle università italiane sull’allarme obesità in Campania.
“L’allarme obesità in Campania non diminuisce e continua a essere particolarmente grave anche tra i minori. La nostra regione detiene ancora il triste record italiano di obesità tra i minori”. Lo ha dichiarato Annamaria Colao, professore ordinario di Endocrinologia dell’Università Federico II, ai vertici tra gli scienziati italiani nel mondo e prima assoluta dell’endocrinologia italiana. “Per questo – ha aggiunto Colao – motivo abbiamo realizzato una due giorni con i massimi esperti nazionali del settore per confrontare terapie, dati, sperimentazioni e soprattutto per lanciare un adeguato programma di nutrizione, educazione e ricerca nel settore”.
Annamaria Colao ha organizzato il congresso insieme a Silvia Savastano, professore associato di Endocrinologia, Luigi Barrea nutrizionista e Giovanna Muscogiuri, endocrinologa. Sarà proprio Moscogiuri, membro del comitato scientifico di Ricerca & Salute, a inaugurare il congresso alle ore 17.30 di domani. Il simposio proseguirà alle ore 19 con lo showcooking Menù dei desideri e cibo: l’importanza di scegliere curato da Francesca Marino e Luciano Pignataro, chef Giuseppe Daddio. “Una maniera interessante di mettere in pratica ciò di cui si discute e mostrare che si può mangiare bene e tutelare la nostra salute”, ha commentato Annamaria Colao, che oggi è il coordinatore della Cattedra Unesco per l’educazione alla salute e lo sviluppo sostenibile.
Venerdì e sabato vedranno esperti delle università italiane protagonisti per affrontare le complicanze endocrine e metaboliche del paziente obeso, il deficit di vitamina D, l’approccio farmacologico e le problematiche legate alla tiroide. Un confronto a tutto tondo sulle ricerche, le terapie, la chirurgia bariatrica, le diete e l’incidenza sulla fertilità e la sessualità nei pazienti obesi.
Silvia Savastano, professore associato di Endocrinologia, ha affermato: “Bisogna ricercare le cause, più che mirare alla semplice terapia sugli effetti. Lo stile di vita, il mangiare bene, il dormire adeguatamente, l’esercizio fisico, rappresentano gli elementi essenziali per ridurre l’impatto che le malattie hanno sulla nostra popolazione che purtroppo continua ad avere percentuali troppo alte di obesi e grandi obesi. Opera (ovvero Obesity programs of nutrition, education, research, assessment of the best treatment) vuol rappresentare il miglior strumento per attivare ancor più concretamente la comunità scientifica in questo campo”.
“L’obesità – ha spiegato Colao – risulta essere un problema che riguarda principalmente le categorie sociali svantaggiate, vale a dire la fascia di popolazione che presenta minori livelli di istruzione e maggiori difficoltà ad accedere all’assistenza medica, a causa dei bassi livelli di reddito ma ancora poco si fa in questa direzione”, ha concluso Annamaria Colao.