Bari: Irccs, stabilizzati i precari della ricerca

Sono stati firmati oggi i contratti per l’assunzione a tempo determinato del personale precario dell’Ospedale oncologico di Bari.

In particolare, i contratti riguardano dieci ricercatori sanitari e otto collaboratori professionali di ricerca sanitaria. Il contratto individuale di lavoro per l’assunzione è di cinque anni, con la prospettiva del successivo inquadramento a tempo indeterminato, secondo la normativa speciale di reclutamento di cui all’art. 1, comma 432 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, norma di prima applicazione della “Piramide della ricerca”.

“Qualche anno fa, addirittura prima di diventare presidente della Regione, incontrai i ricercatori dell’Ospedale oncologico di Bari e constatai che non solo questa struttura stava per essere fusa col Policlinico dal punto di vista assistenziale, ma che tutto l’apparato di ricerca collegata all’oncologia che questi ricercatori rappresentavano stava per essere disperso, a causa anche di una produttività molto bassa”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che oggi è intervenuto alla firma del contratto. “Prendemmo un impegno allora nei confronti di queste persone per rilanciare la ricerca oncologica dell’unico Irccs Oncologico della Puglia e questa promessa oggi è stata mantenuta – ha proseguito Emiliano – È stata mantenuta anche grazie al lavoro del direttore generale Antonio Delvino e dei suoi collaboratori che, di concerto col ministero della ricerca e dell’università, hanno consentito un procedimento che porterà definitivamente alla stabilizzazione”.

“Finalmente – ha aggiunto il presidente – questi ricercatori smetteranno di elemosinare borse di studio e di cercare una stabilità e offriranno tutta la loro energia ad un ‘impact factor’: la capacità di fare ricerca viene misurata con questo sistema che garantirà la sopravvivenza dell’Irccs Oncologico di Bari anche negli anni a venire”. Infine Emiliano si è rivolto ai ricercatori, verso i quali ha espresso gratitudine “per tutto quello che hanno fatto e che faranno a partire da oggi”.

Il direttore Antonio Delvino ha sottolineato: “Abbiamo provveduto a dare stabilità a diciotto professionisti che hanno tenuto viva l’attività di ricerca negli ultimi anni nonostante operassero in regime di assoluta precarietà. Tale atto, di concerto con le altre iniziative poste in atto, permetta di far crescere ulteriormente la produzione scientifica dell’Irccs”.