Al via la campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà studi medici e FIMMG per invitare i cittadini a scaricare l’app Immuni.
Non ha preso il via nel migliore dei modi la vicenda Immuni. L’app per il contact tracing e il monitoraggio dei soggetti potenzialmente esposti al Sars-CoV2 è stata scaricata solo da 4 milioni di persone, circa il 10% della popolazione, molto meno di quel 60% auspicato dalle istituzioni poco prima del lancio dell’app sugli store online. A sancire ufficialmente il “flop” di Immuni lo stesso commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. Infatti, se l’app non è attiva su un numero sufficiente di smartphone è impossibile ricostruire la rete di relazione dei soggetti potenzialmente infetti. Arcuri ha quindi auspicato un’utilità di Immuni per l’autunno, visto che almeno per l’estate l’app si è dimostrata incapace di raggiungere il target sufficiente.
Allo scopo di invitare i cittadini a scaricare l’app, la Federazione dei medici di medicina generale (FIMMG) e il Ministero della Salute, hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione online e offline che coinvolgerà migliaia di studi medici sparsi in tutta Italia attraverso locandine e mini spot sui social. La campagna appare ancora più utile se si osservano i dati di un sondaggio condotto dall’Agenzia Dire, secondo cui la maggioranza di coloro che non hanno scaricato l’app “non si fidano delle istituzioni” o addirittura ritengono Immuni “inutile”.
Alla luce di questi dati, portare l’app in un contesto familiare legandola a una figura in cui il cittadino ripone fiducia, come quella del medico di famiglia, potrebbe essere la leva giusta per incrementare i download e di conseguenza la stessa utilità dell’app.
“Nella fase di convivenza con il virus, i medici di famiglia ancora una volta sono in campo, per promuovere l’uso dell’app Immuni, strumento fondamentale e tra i più efficienti per un rapido tracciamento dei contagi”. Così il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale FIMMG, Silvestro Scotti, nell’incontro avuto con il ministro della Salute Roberto Speranza, durante il quale ha annunciato l’avvio della campagna.
“Solo scaricando l’App Immuni si potranno controllare efficacemente i nuovi focolai di infezione da Covid-19 ed evitare di essere costretti ad un nuovo lockdown”, ha detto Scotti spiegando la scelta della medicina generale di scendere in campo a sostegno del ministero della Salute per sensibilizzare i cittadini sull’utilità del tracciamento, che permette di intervenire con tempestività spezzando sul nascere le nuove catene di contagio.
“Saranno sempre i medici di famiglia a chiarire ogni dubbio sull’applicazione e a spiegare perché è di vitale importanza attivarla sul proprio cellulare. La medicina generale continua a rappresentare nella propria autonomia uno strumento al servizio della comunità e del Servizio sanitario nazionale. Con il nostro impegno, e l’app Immuni, tornare alla normalità è possibile – ha concluso il segretario generale della FIMMG – puntare sulla medicina generale per parlare con i cittadini di salute resta il metodo più efficace da ieri ma anche oggi e domani, soprattutto perché la fiducia nei nostri confronti nasce dall’aver vissuto la pandemia in prima linea al fianco delle nostre comunità”.