The Lancet Countdown: l’impatto dei cambiamenti climatici sui bambini

Se l’aumento della temperatura media globale non si manterrà al di sotto dei 2 ̊C i cambiamenti climatici danneggeranno la salute dei bambini di tutto il mondo.

E’ quanto è emerso dalla tavola rotonda dedicata al rapporto The Lancet Countdown on Health and Climate Change, svoltasi oggi presso l’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettvo dell’Accordo sul Clima di Parigi, ratificato da tutti i paesi Ue, è mantenere dal 2015 al 2100 l’aumento medio della temperatura globale sotto i livelli della prima rivoluzione industriale.

Se questo non dovesse accadere il clima potrebbe condizionare un’intera generazione:
I neonati saranno più soggetti alla malnutrizione: con l’aumento delle temperature, infatti, il potenziale di resa media di mais (-4%), frumento (-6%), soia (-3%) e riso (-4%) è gradualmente diminuito negli ultimi 30 anni e, di conseguenza, i prezzi degli alimenti basati su questi cereali sono aumentati.
I bambini saranno tra i più colpiti dalle malattie infettive: il 2018 è stato il secondo anno che climaticamente ha favorito la diffusione di batteri, causa di gran parte delle malattie diarroiche e delle infezioni da ferite a livello globale.
– Durante l’adolescenza, l’impatto dell’inquinamento atmosferico peggiorerà, con morti premature che nel 2016 hanno raggiunto i 2,9 milioni (oltre 440.000 dovute al solo carbone); l’approvvigionamento energetico globale da carbone è cresciuto dell’1,7% dal 2016 al 2018, invertendo una tendenza al ribasso.
– Da adulti vedranno intensificarsi gli eventi meteorologici estremi, con 152 dei 196 paesi che hanno registrato un aumento delle persone esposte agli incendi dal 2001-2004, e un record nel 2018 di 220 milioni di persone oltre i 65 anni esposte alle ondate di calore (63 milioni in più rispetto al 2017).

Secondo gli esperti riuniti dall’Iss solo un taglio del 7,4% l’anno delle emissioni di CO2 fossile dal 2019 al 2050 limiterà il riscaldamento globale, secondo l’ambizioso obiettivo di mantenere l’aumento entro 1,5°C.

Stella Hartinger dell’Università Cayetano Heredia (Perù), e coautrice dello studio, ha dichiarato: “La strada che il mondo sceglie oggi segnerà irreversibilmente il futuro dei nostri figli. Dobbiamo ascoltare i milioni di giovani che hanno guidato l’ondata di scioperi scolastici per azioni urgenti. Ci vorrà il lavoro di 7,5 miliardi di persone attualmente in vita per garantire che la salute di un bambino nato oggi non sia definita da un clima che cambia”.

Gli autori di The Lancet Countdown chiedono un’azione coraggiosa per invertire la tendenza in quattro aree chiave:

  1. Fornire una rapida, urgente e completa eliminazione graduale dell’energia a carbone in tutto il mondo.
  2. Garantire che i paesi ad alto reddito rispettino gli impegni internazionali di finanziamento per il clima di 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020 per aiutare i paesi a basso reddito.
  3. Aumentare sistemi di trasporto pubblico e attivo, in particolare a piedi e in bicicletta, come la creazione di piste ciclabili e programmi di noleggio o acquisto di biciclette a prezzi accessibili ed efficienti.
  4. Fare grandi investimenti nell’adattamento del sistema sanitario per garantire che i danni alla salute causati dai cambiamenti climatici non sopraffacciano la capacità dei servizi sanitari e di emergenza di curare i pazienti.