Per prevenire il fenomeno delle aggressioni nei confronti di medici e operatori delle ambulanze e delle strutture sanitarie, questa mattina nella sede della Prefettura di Napoli, si è tenuto un incontro di aggiornato delle misure di contrasto al fenomeno.
La riunione presso la sede della Prefettura di Napoli si è tenuta in stretto collegamento con il Ministero dell’Interno, che come risultato anche dalle recenti dichiarazione del ministro Lamorgese, sta seguendo con particolare attenzione la tematica delle aggressioni al personale sanitario.
E’ stata confermata l’installazione urgente di sistemi di videosorveglianza a bordo di tutte le ambulanze operanti nella città di Napoli e, dal prossimo 15 gennaio, entrerà in funzione il primo mezzo di soccorso dotato di quattro telecamere esterne e body-cam per il personale sanitario. Provvedimento in linea con quanto concordato già nel precedente tavolo napoletano del 16 dicembre alla presenza del ministro Lamorgese.
Tutte le trentanove autoambulanze verranno dotate di un sistema di videosorveglianza. Inoltre verrà attivato un collegamento GPS fisso di ciascun veicolo per migliorare il sistema di localizzazione attualmente in uso.
Il vice prefetto vicario, Luca Rotondi, ha garantito ogni ulteriore sforzo operativo delle Forze di polizia a tutela del personale sanitario, con l’intensificazione dei passaggi di pattuglie in prossimità dei plessi ospedalieri. I vertici delle Forze dell’ordine hanno infatti ribadito la massima disponibilità a fornire supporto tecnico per l’adeguamento dei sistemi di videosorveglianza esistenti presso i gli ospedali, e anche il miglior utilizzo delle guardie particolari giurate. Hanno, inoltre, sottolineato l’importanza della tempestiva e circostanziata denuncia di episodi di aggressione al fine di consentire adeguati interventi.
Per quanto attiene ai sistemi di collegamento dei plessi ospedalieri dell’ASL Napoli 1 Centro, in particolare delle sale di pronto soccorso, saranno assicurati, entro quarantacinque giorni il completamento del cablaggio dei sistemi di videosorveglianza già esistenti, al fine di predisporre il sistema atto alla visione da remoto presso le sale operative delle forze dell’ordine. Il direttore dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, ha fatto sapere che prenderanno servizio i nuovi contingenti di autisti, cinquecentosessantasette infermieri e trenta medici assunti a seguito dell’espletamento delle relative procedure concorsuali, mentre entro aprile 2020 saranno messe in circolazione quattro nuove ambulanze.
A implementare ulteriormente i sistemi di videosorveglianza e ogni altro dispositivo di sicurezza operante presso le sale di pronto soccorso si sono dimostrati disponibili anche i direttori delle altre Aziende sanitarie e ospedaliere e intervenuti alla riunione, con il supporto garantito dal rappresentante della Regione Campania, il direttore generale per la Tutela della salute, Antonio Postiglione.
Nel corso dell’incontro si è preso atto dell’avvenuta attivazione del collegamento punto a punto tra l’ospedale Santobono e la Questura.
Si è, infine, stabilito di proseguire attentamente il costante monitoraggio del fenomeno, anche attraverso periodiche riunioni del tavolo in Prefettura, anche al fine di seguire le fasi di attuazione dell’ammodernamento tecnologico dei dispositivi per la sicurezza.
Alla riunione, presieduta dal viceprefetto vicario, Rotondi, erano presenti, il questore Alessandro Giuliano e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri, La Gala e della Guardia di Finanza, Failla, la Regione Campania, rappresentata dal direttore generale per la Tutela della salute, Postiglione, accompagnato dai direttori generali dell’ASL NA 1 Centro, Ciro Verdoliva, Napoli 2, Antonio d’Amore e Napoli 3, Sosto, dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Cardarelli, Longo e dell’Azienda dei Colli, Di Mauro, dal delegato dell’Azienda Ospedaliera Santobono Pausillipon, Arace, nonché il direttore della centrale operativa del 118, Galano, il dirigente della Zona e Telecomunicazioni Campania e Molise, Ardito.