Il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree più colpite dal traffico automobilistico è il fine del progetto Air Heritage del Comune di Portici, nel Napoletano.
Air Heritage ha vinto il terzo bando europeo “Azioni Urbane Innovative”, con un budget di 4,1 milioni di euro in tre anni. Il progetto promuoverà la riduzione del 20% delle particelle sottili (PM10) e ultra-sottili (PM 2,5), di NO2 (Diossido di Azoto), CO (Monossido di Carbonio) e O3 (Ozono), l’aumento di 1.000 utenti di e-bike sharing, la diffusione del pedibus nel 75% delle scuole elementari, il 20% di aumento di bambini che raggiungono la scuola a piedi. Tra le proposte di circa 170 amministrazioni locali europee candidate, tra cui 60 italiane, quella di Air Heritage è stata la sola vincitrice a livello nazionale.
Il progetto prevede la sinergia tra Comune di Portici, Enea, Arpac, Legambiente Campania, Università di Napoli Federico II e l’azienda milanese TerrAria e prevede inoltre il coinvolgimento attivo dei cittadini.
Infatti, il dispositivo sviluppato dal Centro Enea permetterà di raccogliere e condividere i dati personali sull’esposizione agli inquinanti. Il monitoraggio della qualità dell’aria sarà effettuato attraverso il Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS), sviluppato dall’azienda TerrAria, che combina i vari software per l’analisi dei dati sugli inquinanti presenti nell’aria con quelli meteo e del traffico. Lo scopo è mappare la qualità dell’aria attraverso un dispositivo annusa-smog chiamato Monica, Monitoraggio cooperativo della qualità dell’aria, montato su biciclette e borse.