Puglia: accordo Regione-Farmacisti per screening del tumore del colon retto

E’ stato presentato oggi, 18 dicembre, il programma di screening del tumore del colon retto che la Puglia ha avviato in tutto il territorio regionale, coinvolgendo le farmacie pubbliche e private con l’accordo sottoscritto con Federfarma Puglia, Assofarm Puglia e Ordini dei farmacisti della Puglia.

I cittadini pugliesi tra i 50 e i 69 anni saranno contattati e invitati a rivolgersi alle farmacie per la consegna dei kit di esame. Nel caso di analisi sospette, i cittadini saranno raggiunti telefonicamente dalle Asl di competenza per proseguire con esami più specifici. Un sinergia tra privati e Istituzioni al servizio della salute auspicata dal professore Andrea Lenzi, e messa in pratica già da diverse Regioni, tra queste le Marche.

Il presidente Emiliano oggi a Bari alla conferenza stampa di presentazione dello Screening del carcinoma del colon retto.

“Abbiamo riavviato tutti gli screening sui tumori più pericolosi, i cosiddetti ‘big killer'”. Lo ha dichiarato il presidente pugliese Emiliano, il quale ha sottolineato il ruolo delle farmacie che raccolgono i campioni da analizzare tra i cittadini. Per il presidente “è importante rafforzare nei cittadini una cultura della prevenzione: gli screening oncologici sono prestazioni sanitarie totalmente gratuite per i cittadini che consentono di realizzare la presa in carico di chi abbia una diagnosi precoce del tumore, grazie anche all’avvenuta attivazione della Rete Oncologica di Puglia. Ribadisco come sia fondamentale la collaborazione avviata con le farmacie pubbliche e private”, ha concluso Emiliano.

Vito Montanaro, direttore del dipartimento promozione della salute della Regione Puglia, ha affermato: “La Regione Puglia sta mettendo in campo uno sforzo complessivo per potenziare la governance, l’organizzazione e per migliorare ulteriormente i risultati degli screening oncologici (prevenzione secondaria). La precocità di intervento aumenta le opportunità terapeutiche, migliorandone la progressione e riducendo gli effetti negativi.
Lo strumento della prevenzione secondaria è quindi la diagnosi precoce, strumento che non può essere utilizzato per tutti i tipi di cancro ma che ha un ruolo fondamentale nella cura della malattia, che ha come risultato una riduzione della mortalità”. “La novità rilevante nella campagna dello screening del colon retto – ha evidenziato Montanaro – è il coinvolgimento attivo delle farmacie di comunità come primo esempio concreto sull’intero territorio regionale di attuazione della farmacia dei servizi, percorso su cui il Dipartimento ed in particolare la Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche sta lavorando da mesi di concerto con le associazioni di categoria dei Farmacisti e gli Ordini dei farmacisti”.

Vito Domenico Novielli, presidente di Federfarma Puglia ha sottolineato: “Il percorso seguito dalla Regione Puglia per garantire l’avvio in tutto il territorio regionale dello screening del tumore del colon retto si basa sulla collaborazione con le farmacie pubbliche e private convenzionate che sono state coinvolte in questi mesi in attività di partecipazione e addestramento svolte in sinergia con gli esperti della Regione e delle Aziende Sanitarie Locali per assicurare un servizio attivo e costante dei farmacisti nel primo livello dello screening del tumore del colon retto nell’ottica di una integrazione progressiva delle farmacie nella rete dei servizi sanitari“.

Infine, Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e BAT ha aggiunto: “Sono fiero del percorso avviato dalla Regione Puglia che prevede un coinvolgimento dei farmacisti nelle attività di prevenzione rivolte ai cittadini i quali potranno instaurare un rapporto ancora più solido con questa categoria di professionisti sanitari che da anni rivendicano un ruolo attivo nella rete dei servizi sanitari finalizzati al miglioramento degli stili e della qualità della vita e della salute dei cittadini”.

Dopo tre mesi dall’avvio dello screening del colon retto, ha fatto sapere la Regione Puglia, ci sono già 50mila persone contattate: oltre 5mila di loro hanno già effettuato il test e per oltre 700 è stato necessario avviare una fase di secondo livello.

Da sinistra: Montanaro, Emiliano, Novelli e D’Ambrosio Lettieri