A sparire dal mercato saranno, secondo alcune stime, circa 4mila sostanze
Stop agli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente che contengono sostanze cancerogene e tossiche. Entrano oggi in vigore le nuove norme europee per assicurare che i prodotti iniettati sottopelle siano più sicuri e meno rischiosi per la salute delle persone. A sparire dal mercato saranno, secondo alcune stime, circa 4mila sostanze, tuttavia per per la maggior parte di esse sono già presenti sostituti sicuri. Godranno invece di una speciale deroga di un anno, fino al 4 gennaio 2023, i pigmenti Blue 15 e Green 7, per i quali la Commissione europea e gli Stati membri hanno deciso di concedere più tempo all’industria per trovare soluzioni alternative.
Le nuove norme richiedono dunque che gli inchiostri colorati siano realizzati limitando l’uso di sostanze rischiose per la salute. “Molte delle sostanze messe oggi al bando sono già vietate in sette Stati membri, quindi non è una completa novità ma la generalizzazione di una pratica che esiste già in alcuni Paesi”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. Secondo le statistiche, sono circa il 12% gli europei tatuati, compresi gli adolescenti.
Le restrizioni coprono sostanze cancerogene, mutagene e tossiche, quelle irritanti per pelle e occhi, mentre per quelle su cui non vi sono dati sufficienti per stabilire una soglia è prevista una quantità molto bassa, pari allo 0,1% (nei prodotti finiti). La Commissione ha adottato le restrizioni nel dicembre 2020 a seguito di studi che mostrano prove di allergie e problemi della pelle dovuti a tatuaggi, rispondendo a una richiesta degli Stati membri e sulla base di valutazioni di impatto scientifico e socioeconomico effettuate dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa).
“I rischi per la salute derivanti dall’uso di aghi sporchi per iniettare gli inchiostri sono da molto tempo sotto osservazione. Ora sono stati analizzati anche i motivi di preoccupazione correlati alle sostanze chimiche degli inchiostri e i relativi rischi sono stati regolamentati a livello dell’Ue”, spiega sul sito l’Echa, evidenziando che con le nuove restrizioni ai prodotti tossici o cancerogeni, sensibilizzanti o irritanti, “si prevede una riduzione delle reazioni allergiche croniche e di altre reazioni cutanee di tipo infiammatorio dovute agli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente. Potrebbero inoltre diminuire effetti più gravi quali tumori o danni al Dna o al sistema riproduttivo potenzialmente causati dalle sostanze chimiche usate negli inchiostri”.
A differenza di molti altri settori, tra i quali quello dei cosmetici, per gli inchiostri dei tatuaggi non esiste una normativa unica europea. Lo scopo delle nuove norme Ue è dunque quello di armonizzare le diverse legislazioni nazionali, tenendo conto che le restrizioni introdotte oggi sulle sostanze tossiche o cancerogene sono già in vigore in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Slovenia. In Italia sono presenti solo le linee guida del Ministero della Salute.