Chiesto l’ok alla Fda americana
La casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha chiesto alla Food and drug administration Usa di approvare con autorizzazione di emergenza quello che potrebbe rivelarsi il primo trattamento a base di anticorpi per prevenire il Covid sintomatico in persone immuno-compromesse, o che non possono fare il vaccino per motivi di salute.
La terapia sarebbe appunto la prima combinazione anticorpale ad azione prolungata, diretta a fasce specifiche di popolazione, offrendo un’alternativa all’immunizzazione per chi non risponde adeguatamente ai vaccini.
“Somministrazione dose di richiamo resta responsabilità delle autorità nazionali”
“La somministrazione di una dose di richiamo del vaccino Comirnaty fa parte della applicazione delle strategie vaccinali nei paesi Ue che resta responsabilità delle autorità nazionali”. Lo ha precisato il responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri.
“La dose di richiamo può essere presa in considerazione – ha aggiunto – ma nessuna raccomandazione può essere formulata al momento circa i tempi e i soggetti cui destinarla al di là delle indicazioni preliminari fornite ieri. Il richiamo dopo sei mesi dalla seconda dose per la popolazione dai 18 ai 55 anni è sicuro”. “L’Ema ha inoltre autorizzato la terza dose di vaccino COVID-19 di Moderna per individui immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni. Lo rende noto l’azienda farmaceutica”, conclude Cavaleri.
J&J, chiesta autorizzazione per seconda dose
Intanto è in arrivo il richiamo per il vaccino anti-Covid monodose Johnson & Johnson. L’azienda ha annunciato di aver inviato i dati alla statunitense Fda per ottenere l’ok alla somministrazione di un richiamo in persone dai 18 anni in su.
La richiesta di integrazione all’autorizzazione all’uso di emergenza per supportare il potenziamento del vaccino a iniezione singola include i risultati dello studio di fase 3 Ensemble 2 presentati di recente, secondo i quali una seconda dose di vaccino J&J somministrata 56 giorni dopo la dose primaria ha aumentato la protezione al 94% contro la malattia sintomatica negli Stati Uniti e al 100% contro Covid grave o critica, a partire da 14 giorni dopo il richiamo.