Il presidente dell’Omceo: “La nostra professione è sempre più declinata al femminile, ma sconta un problema culturale ampio e profondo”
Si chiama “Progetto donne medico” ed è stato approvato dal consiglio dell’Ordine dei medici di Bari con l’obiettivo di promuovere studi, analisi e momenti di confronto alla luce di un numero sempre più alto di donne iscritte a Medicina. Se, in totale, gli uomini rimangono la maggioranza, lo scenario cambia tra le fasce più giovani: negli under 65 le donne sono il 52,72%, mentre sotto i 40 anni costituiscono quasi il 60% dei medici (dati Fnomceo). Eppure, sono ancora poche le donne medico che accedono a ruoli di rilievo all’interno dell’organizzazione sanitaria, così come poche sono quelle impegnate in attività sindacali. Una situazione che non è limitata alla professione medica, ma che diventa sempre più evidente grazie a questo processo di ‘femminilizzazione’ della professione. “La nostra professione è sempre più declinata al femminile, ma sconta un problema culturale ampio e profondo – ha spiegato Filippo Anelli, presidente dell’Omceo Bari – Il gruppo di lavoro dell’Ordine nasce proprio per mettere a fuoco il problema culturale, oltre che per proporre soluzioni concrete, che possano facilitare per esempio il bilanciamento vita lavoro per le donne medico. Occorre che si modifichino i contratti, introducendo modalità flessibili di impiego”.