Cancro al seno: buoni i primi dati sul degradatore orale

Curigliano: “promettente attività antitumorale della combinazione di amcenestrant con palbociclib”

I dati di fase 1 dello studio AMEERA-1 di amcenestrant, un degradatore orale selettivo del recettore degli estrogeni (SERD), presentati al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), hanno dimostrato un’attività antitumorale incoraggiante in donne in postmenopausa con carcinoma mammario metastatico (MBC) positivo al recettore degli estrogeni (ER+)/negativo al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2-). “Questi dati clinici preliminari dimostrano per la prima volta la promettente attività antitumorale della combinazione di amcenestrant con palbociclib”, ha affermato Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Sviluppo Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e sperimentatore dello studio. “L’analisi ha anche dimostrato l’assenza di effetti collaterali clinicamente significativi e un profilo di sicurezza in linea con quanto osservato nel contesto della monoterapia. E’ degno di nota vedere questo tipo di attività in pazienti con carcinoma mammario metastatico ER+, dove esiste ancora un’evidente necessità di nuove opzioni terapeutiche”. Amcenestrant è attualmente in sperimentazione clinica e la sua sicurezza ed efficacia non sono state valutate ancora da nessun ente regolatorio. Il cancro al seno metastatico (MBC) è un cancro al seno che si è diffuso al di fuori della ghiandola mammaria in un’altra parte del corpo, come il fegato, il cervello, le ossa o i polmoni. E’ anche conosciuto come stadio IV ed è lo stadio più avanzato del cancro al seno. Circa due casi su tre di cancro al seno sono HR+, vale a dire alimentati dagli ormoni estrogeni o progesterone. I tumori al seno HR+ possono essere classificati come ER+ e/o positivi al recettore del progesterone (PR+). Il cancro al seno ER+ rappresenta circa il 75% di tutti i tumori al seno ed è il tipo più comune di cancro al seno ad oggi diagnosticato. La sopravvivenza a cinque anni per il cancro al seno femminile con metastasi a distanza è del 28,1%.