La Fda americana promuove il vaccino Pfizer: è efficace e sicuro

In settimana atteso il via libera della Food and Drug Administration

La Food and Drug Administration (l’Agenzia del farmaco e dell’alimentazione degli Stati Uniti) afferma in un rapporto pubblicato online che la sperimentazione del vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense Pfizer e dalla tedesca BioNTech ha mostrato come il prodotto sia molto “efficace” nel prevenire il Covid-19 e incontri i criteri necessari sul fronte della sicurezza, non sollevando particolari preoccupazioni. I test sono stati condotti su circa 38 mila volontari e lo studio clinico “soddisfa i criteri di successo pre-determinati”. La riunione in cui la Fda dovrebbe dare il via libera alla somministrazione del vaccino negli Usa è attesa in settimana, giovedì 10 dicembre l’Agenzia si riunirà per discutere l’autorizzazione alla distribuzione.

Il rapporto della Fda

I “benefici noti” del vaccino Pfizer-Biontech includono la “riduzione del rischio di Covid-19 confermato che si verificava almeno sette giorni dopo la dose 2”. Il vaccino richiede due dosi per una protezione completa.

Inoltre, un altro vantaggio rilevato dall’Fda è la riduzione del rischio di Covid-19 confermato dopo la prima dose e prima della seconda dose. Altro dato positivo, ha affermato l’agenzia, è “la riduzione del rischio di Covid-19 grave confermato in qualsiasi momento dopo la dose 1.”

Il riferimento alla protezione da forme severe della malattia da forme severe è di particolare rilievo poiché risponde ai dubbi sollevati dai primi studi: si temeva che solo la malattia da lieve a moderata fosse prevenuta.

L’efficacia del vaccino e gli effetti collaterali

Il mese scorso, Pfizer e BioNTech avevano annunciato che il loro vaccino aveva un tasso di efficacia del 95 per cento dopo due dosi somministrate a tre settimane di distanza, ma le nuove analisi mostrano che la protezione inizia molto prima. Inoltre, si precisa nel rapporto, il vaccino ha funzionato bene indipendentemente dall’etnia, dal peso o dall’età del volontario.
Lo studio non ha riscontrato gravi problematiche legate al vaccino, tuttavia, molti hanno accusato dolori, febbre e altri effetti collaterali.